È certo fuori da ogni dubbio che, oggi giorno, le possibilità che ci vengono offerte per impegnare il nostro tempo libero e per dedicarci quindi ad un ottimale hobby antistress, sono molteplici.
Spesso però, per seguire una moda di tendenza, senza “ascoltare” o “riflettere” circa ciò che più realmente possa piacerci e, nello stesso tempo, possa farci stare realmente bene, ci dedichiamo ad attività che in realtà non ci donano poi il benessere psicofisico desiderato.
In questo parleremo sia di quanto io ami la pescare, pescare e la compagnia relativa, sia di quanto le esche per trota sia fondamentali per assicurarsi una o più catture.
Circa un anno fa, un mio carissimo amico mi ha contattato telefonicamente invitandomi per una uscita domenicale, proponendo quale programma una giornata di pesca in riva ad un lago.
Ho accettato volentieri tale invito, in virtù dell’amicizia che mi lega al mio amico, ma in verità ero molto scettico circa la meta e il relativo programma…avrei preferito sinceramente una gita al mare.
Siamo partiti di buon ora per raggiungere un lago distante diversi chilometri e, durante il tragitto, il mio amico mi spiegava le varie tecniche di pesca che avrebbe adottato, ritenendole specifiche per quella tipologia di lago e in relazione alla stagione e alla specie di pesci da insidiare.
Vi lascio immaginare quanto io, inesperto della materia, abbia potuto capire e comprendere in merito. Però, mentre il mio amico parlava e spiegava, in virtù della mia esperienza di studi e lavorativa, poiché ho una laurea in psicologia e una in sociologia e svolgo la professione di psicologo, notavo in lui uno stato di serenità e di gioia emotiva che non era dettata solo da una entità di tipo assolutistica, o per meglio dire, di egocentrismo, ma lasciava trasparire la purezza e l’innocenza di colui che, quasi come un bimbo che si reca verso un campo da gioco, pronto a divertirsi con il suo migliore amico.
Proprio in quel momento mi chiesi come la pesca può donare tali emozioni psicofisiche e quali fossero i motivi che spingono un individuo ad intraprendere tale hobby.
Da una mia veloce analisi, dopo aver ascoltato i racconti del mio amico, ne individuai subito alcuni.
Evidenziare il lato primitivo dell’uomo
Ossia, quel lato istintivo tipico e innato in ogni individuo di procurarsi del cibo. Oggi ci sono chiaramente i supermercati e, tale primordiale istinto, rimane recluso, ma quando liberato, ci fa sentire vivi.
Contatto con la natura
Andare a pescare vuol significare evadere dai paesaggi cittadini e immergersi nella natura, osservare paesaggi naturali che provocano emozioni quanto la stessa cattura delle prede.
Scoprire nuovi posti
Frequentare luoghi per la pesca significa donare al noi stessi la piacevole sensazione di ascoltare il rumore delle acque di un torrente, vivere piacevolmente la dolce pace in riva ad un lago, osservare il lento scorrere di un fiume verso valle.
Una vita sana
Stare a contatto con la natura è sinonimo di vita sana e salutare, lontano dallo smog cittadini.
Attività fisica
Pescare è comunque muoversi, è comunque praticare una attività che esulo dallo stare seduti in ufficio, o davanti al pc o alla tv.
Un metodo antistress
Decisamente la pesca è un antistress per eccellenza.
Grazie al mio amico, da un anno a questa parte, e cioè da quel suo invito, non ho più smesso di recarmi a pescare appena ne ho la possibilità e spero che anche Voi possiate e vogliate avvicinarvi a questo tipo di attività.